UOA: | io non mi fido / di questa pace di Putin // qui / in Daghestan / c' è il proverbio che dice / chi ha sparato oggi / può aspettarsi una vendetta anche tra cent' anni // |
INT: | e lei crede / che la guerra in Cecenia diventerà una guerra / persistente ? |
UOA: | sì // questa guerra può durare anche cento anni // ha innescato tali odi / e tali squilibri / che rischia di infiammare non solo la Cecenia / ma tutto il Caucaso // |
VFC: | arrivano altri elicotteri // questa volta a bassa quota // e dopo pochi minuti / capiamo il perché // |
INT: | ecco / vedete // &stan [///] xxx il villaggio / stanno arrivando altri [/] altri mezzi blindati // probabilmente è un' operazione in corso // da qualche parte // siamo a pochi chilometri dalla frontiera cecena / e quindi / c' è un continuo afflusso di mezzi // |
VFC: | è questo / il nuovo volto della Russia di Putin // in gioco / non c' è solo un pezzo di Caucaso / ma il controllo delle vie del petrolio // |
INT: | questo / può spiegare molto / dell' odio / razziale / che c' è / in questa parte del Caucaso // pensate che / persino i cimiteri / sono separati tra etnie // e questo qui è esattamente / il cimitero del gruppo etnico dei ceceni / separato da tutti gli altri / isolato / in po' lontano dal paese // |
VFC: | in Daghestan / terra di frontiera / tutto si compra e si vende // ognuno si arrangia come può // i poliziotti / con la piccola corruzione // la gente comune / con il commercio dell' altro meraviglioso / oro nero del Caspio // il caviale // per trovarlo / basta seguire il tipico odore dello storione affumicato // in pratica / tutto questo mercato è illegale // perché la pesca dello storione / è contingentata // e può essere fatta / solo da chi ha una speciale licenza // e guarda caso / molti membri del governo ce l' hanno // per tutti gli altri / rimane il mercato nero // sui banchetti / appare il caviale / nella tipica confezione da cento grammi // ma costa molto di più di quello di contrabbando / che ognuno / tiene nascosto // in un paese in cui la paga mensile è di circa sessantamila lire / la pesca di frodo / è un modo per tirare avanti // il ricavo di uno storione / è sufficiente per far vivere un mese / un' intera famiglia // allora / tutti pescano // anche in città // senza badare / allo scarico della fognatura // e la spiaggia / è piena di scheletri di storione // interi villaggi / si sono specializzati nella pesca allo storione // i bracconieri / vivono alle foci dei fiumi // e si riconoscono / perché alle vecchie barche di epoca sovietica / hanno aggiunto dei potenti fuoribordo giapponesi // Iassi / è stato campione di boxe delle Repubbliche Sovietiche / nel millenovecentosettantotto / a Ulambato // oggi / è ufficialmente / uno dei guardiani del fiume / che dovrebbe impedire il bracconaggio // è lui / la nostra guida // |
IAS: | qui / siamo alla foce del fiume // è il territorio di pesca ideale per lo storione // beluga / sebruga // |
INT: | e il caviale è buono / di buona qualità ? |
IAS: | è il migliore // qui / tutti lo preparano da sé / e poi lo vendono // |
INT: | ci sono sempre meno storioni nel mar Caspio ? |
IAS: | sì // è molto diminuito / ultimamente // |
INT: | perché ci sono pochi storioni ? |
IAS: | tutti dicono che / è colpa dei pescatori di frodo // ma / la verità è che / il governo del Daghestan / ha messo su una flotta di pescherecci / con enormi reti / che tirano su tutto / anche gli storioni neonati // noi qui / prendiamo solo pesci molto grandi // abbiamo preso / un beluga / che conteneva duecento chili di < caviale > // |
INT: | < duecento > chili di caviale / in un unico pesce ? |
IAS: | beh / è una grande fortuna / che non capita tutti i giorni // |
INT: | questo è il confine proprio tra il fiume / e il Mar Caspio // qui i soldati hanno messo un / sorta di [/] di cima / una sorta di corda / per bloccare l' accesso / ai bracconieri / che vengono qui &ap [/] appunto a pescare lo storione // |
IAS: | oggi c' è troppo vento per uscire // ma / se volete / ci avviciniamo al mare / attraverso un piccolo canale che conosco solo io // |
INT: | ecco / ora stiamo entrando in un piccolo canale / di acqua dolce // è proprio in questi canali / che il [///] lo storione / di solito fa / la sua nidiata di uova // |
IAS: | qui / l' acqua è bassissima // sono le condizioni ideali / per la crescita dello storione // |
INT: | il ciclo dello storione è un po' come quello del salmone // il [/] il [///] lo storione nasce / nel [///] in un fiume // diventa grande / in mare // tornerà / nello stesso fiume / a riprodursi // e quindi / in questo momento / in questo / momento dell' anno / è il momento in cui gli storioni / risalgono questi piccoli fiumi / per / &re [///] deporre le loro uova // e quindi / in questo momento / in cui sono pieni di caviale / al massimo / è questo il momento più ricco della pesca / si può dire // |
VFC: | ma basta affacciarsi sulla spiaggia / per trovare una brutta sorpresa // le foche del mar Caspio // pochi / sanno della loro esistenza // sono qui da qualche milione di anni // ovvero da quando il Caspio / faceva parte di un grande oceano / che univa il Mediterraneo al mare d' Aral // ma oggi / la loro esistenza / è gravemente minacciata // |
INT: | perché è morta / questa foca ? |
VFC: | da qualche settimana / è in corso una vera e propria moria di foche / dall' altra parte del Caspio // in Kazakistan // proprio vicino / alle grandi piattaforme di esplorazione petrolifera // ritorniamo indietro // come se fosse una vera e propria isola dei pirati / il villaggio sul fiume / lontano da qualsiasi città / vive in totale isolamento // tutto / si fa in casa // persino l' elettricità / e il pane // sono pescatori // ma vivono quasi sempre / grazie al piccolo orto che ciascuna casa ha // quando la pesca è buona / lo storione e il caviale vanno subito portati in città / perché con questo caldo / e senza refrigerazione / vanno subito a male // torniamo in città // il Daghestan / è la cassaforte dell' oleodotto russo / che porta sino al mar Nero // è un lungo tubo / attorno al quale si gioca la battaglia per il controllo del petrolio del mar Caspio / e che collega Bagu / al mar Nero // da quando è iniziata la guerra in Cecenia / questo oleodotto / ha smesso di funzionare // un enorme danno / per l' economia del paese // e per il prestigio dei russi // Putin / ha deciso di costruire / a tempo di record / un nuovo oleodotto / che gira intorno alla Cecenia // siamo andati a saperne di più / presso la società statale che gestisce l' unico oleodotto / da cui ancora oggi / passa tutto il petrolio del mar Caspio // qui / tutto / è rimasto / come ai tempi dell' ex Unione Sovietica // compreso il quadro dei premi Stakanov / l' onorificenza sovietica / che premiava i lavoratori / che si erano distinti // non capita spesso / che una televisione straniera / arrivi sin qui / a far domande // così / improvvisamente / l' intervista programmata / viene annullata // un ordine superiore / che viene addirittura dal Cremlino / ci dicono / proibisce / di divulgare qualsiasi informazione / legata al mondo del petrolio // a mezze parole / però / il direttore ci spiega che in realtà / il nuovo oleodotto / non ha abbastanza petrolio da trasportare // un gigantesco flop / per la politica del petrolio russo // intanto / nel paese più povero / tra le ex Repubbliche Sovietiche / non mancano facili ricchezze // dietro ognuna di queste case / c' è uno dei nuovi baroni del petrolio / che riescono a mettere nelle proprie tasche / una parte dell' enorme flusso di danaro / del trasporto del petrolio // lasciamo il Daghettan / una degli angoli più remoti dell' ex Unione Sovietica / per andare dall' altra parte del mare / in Kazakistan // ma da queste parti / le frontiere sono spesso invalicabili // e per arrivarci / bisogna tornare a Mosca / per poi andare giù / sino ad Almaty / quasi in Cina // qui / le facce / sono quelle delle grandi etnie dell' Asia centrale // i tartari // i mongoli // è una delle ex Repubbliche Sovietiche / ad aver ottenuto l' indipendenza // anche se i legami con Mosca / restano molto forti // utilizziamo il passaggio ad Almaty / per incontrare gli uomini delle Nazioni Unite / che lavorano qui su alcune delle più gravi emergenze ambientali e sanitarie del pianeta // |
NUA: | questo / è il paese di Semipalatinsk / in cui i russi hanno compiuto teste nucleari nell' atmosfera // il paese che divide / con l' Uzbekistan / il dramma del mare che scompare / il mare d' Aral // e naturalmente / il paese del mar Caspio // che riceve / uno dei fiumi più inquinati della regione / l' Ural // e in cui / la scoperta del petrolio / pone gravi minacce / al delicato equilibrio ambientale // |
VFC: | proprio il giorno in cui arriviamo / il presidente annuncia il ritrovamento / di un enorme giacimento di petrolio nel Caspio // una scoperta / che potrebbe rivoluzionare il mercato mondiale del petrolio // arriviamo ad Atyrau / al tramonto // tutti i passeggeri del vecchio aereo russo / sono dipendenti delle grandi compagnie petrolifere / che hanno trasformato questa città / in una capitale del petrolio // la sede dell' Okiok / contrasta con tutto il resto // è una delle più importanti associazioni tra imprese / che riunisce tutti i grandi colossi del petrolio mondiale / tra cui anche l' Eni // nella loro concessione / denominata Kassagal / sarebbe stato individuato un giacimento di cinquanta miliardi di barili / del valore / al prezzo attuale / della fantasmagorica cifra / di millecinquecento miliardi di dollari // andiamo invece a visitare la loro base / sulla penisola di Botino / sul mar Caspio // una zona remota // in pieno deserto // il paesaggio / potrebbe essere quello di un borgo marinaro / del Mediterraneo // la base / è un piccolo avamposto di alta tecnologia / in pieno deserto // dalla quantità enorme di tubi da trivellazione / si capisce che l' operazione è molto complessa // il petrolio / quasi certamente c' è // ma è a una profondità di quasi cinque chilometri / sotto il livello del mare // l' attenzione all' ecologia / è quasi maniacale // tutti i materiali risultanti dallo scavo / vengono trattati / e smaltiti qui // e persino le acque sporche della base / vengono filtrate // un paradosso / visto che nel villaggio intorno / non hanno neanche l' acqua // |
INT: | questo è il porto di Botino // è una &in grossa insenatura // è un grosso porto di pesca / sul mar Caspio // ma da qualche tempo / le &ba [///] le grosse navi da pesca che / battevano appunto queste acque / sono ferme // alcune sono ancora galleggianti / ma molte sono state rottamate / lì nel vecchio porto // |
VFC: | questo cimitero di pescherecci / è il simbolo della crisi del Mar Caspio // la pesca dello storione / si è ridotta anche del novantacinque per cento // è il segno di una catastrofe ecologica / che secondo la fondazione Costeau / potrebbe trasformare il mar Caspio / in pochi anni / in un gigantesco mare morto // intanto / i segni della catastrofe ecologica / sono già visibili a occhio nudo // da qualche settimana / le foche che popolano questa zona / arrivano sulla spiaggia // ma sono morte // da lontano / vediamo i camion che vengono ogni giorno sulla spiaggia / a raccogliere le carcasse delle foche / arrivate con la marea della notte // lo spettacolo / è agghiacciante // a che cosa è dovuta questa moria ? agli effetti delle perforazioni petrolifere / come denunciano molti ecologisti ? o si tratta di una epidemia / che ha colpito improvvisamente / come suggeriscono invece le compagnie petrolifere ? resta comunque il sospetto / che qualcosa di strano stia avvenendo nel delicato ecosistema del Caspio // al largo / sulle piccole isole di sabbia / si vedono i fumi dei falò // bruciano le carcasse / per scongiurare il rischio di infezioni // ma / i problemi / non sono limitati alle colonie di foche // qui / per mancanza di acqua potabile / e per le condizioni sanitarie precarie / si sono registrati / lo scorso anno / alcuni casi di peste bubbonica // una malattia / che si considerava / ormai scomparsa // le compagnie petrolifere / provano a fare qualcosa per migliorare la vita di questa comunità // cinque milioni di dollari / ogni anno / vengono donati // ma la diffusa corruzione / di tutti quei soldi / lascia solo le briciole // torniamo ad Agrau / nel delta dell' Ural // un grande fiume / che prima di buttarsi nel Caspio / attraversa per centinaia di chilometri / il territorio russo // quando arriva qui / fabbriche / villaggi e città / hanno riversato nelle sue acque / liquami / metalli pesanti / e diserbanti / a tonnellate // sembra un piccolo paradiso // ma la situazione è grave / anche perché questa / è la zona di riproduzione degli storioni // il mar Caspio / da qualche anno / sale costantemente di livello / e inonda questa parte del delta // i villaggi / sono isolati per gran parte dell' anno // e costruiscono / fragili argini di terra / per difendersi dalle inondazioni // per vincere / la naturale ritrosia di questa gente / che non ha mai visto una telecamera / basta un piccolo gesto // |
INT: | ah / questa è la stanza degli ospiti // salamalecum // ah / bellissima // bellissima // bellissima // è fresca / ed è molto confortevole / perché ci sono tutti questi tappeti // very nice // very confortable // tutta la famiglia pesca ? |